marzo 01 2019 0Comment

A Ivrea ora c’è il Generale Ed è conto alla rovescia per la misteriosa Mugnaia

28/02/2019

Giovedì grasso con il sindaco Sertoli che cede i poteri, poi il corteo E sabato sera la vezzosa Violetta si affaccerà al balcone del Municipio

Ore 14 di oggi, Giovedì Grasso: a Ivrea si calza (sì, si dice proprio così) il berretto frigio. È il segnale convenuto: fino a mercoledì prossimo in città non esisterà altro che il Carnevale. In Municipio il sindaco Stefano Sertoli cede i poteri al Cittadino Generale Vincenzo Ceratti, e il corteo parte verso la città alta, per rendere omaggio al vescovo Edoardo, mentre in piazza Ottinetti si scatena la festa dei bambini. Alle 21 il primo vero test – ben più probanti saranno quelli di sabato e domenica – per il piano di sicurezza firmato dall’ingegner Giuseppe Amaro per conto della Fondazione dello Storico Carnevale: la festa in maschera nelle piazze, con migliaia di persone pronte a riversarsi nel centro cittadino. Quella di sabato sarà invece la sera di Violetta, la Vezzosa Mugnaia: allo scoccare delle 21 apparirà al balcone del Municipio rivelando la propria identità, fino a quel momento rigorosamente segreta. Abbastanza rigorosamente: come sempre le voci circolano, e quest’anno dicono di una signora non troppo conosciuta in città. In ogni caso, per lei sarà il tripudio: al braccio del Generale, sfilerà tra due ali di folla verso il Lungo Dora per assistere allo spettacolo pirotecnico. Riportato al sabato sera, rispetto alla domenica dello scorso anno, a furor di popolo.

a domenica a martedì sarà battaglia: dalle 14,30 le nove squadre degli aranceri a piedi – il popolo vessato in rivolta, nella vulgata eporediese – faranno oggetto di una gragnola di arance i loro omologhi sui carri da getto – gli sgherri del tiranno -, che li ripagheranno con la stessa moneta. Occhi pesti, dita insaccate, qualche distorsione alle caviglie: le centinaia di feriti che alimentano le cronache dei giornali locali nei giorni di battaglia, in genere si riducono a questo. Nel tardo pomeriggio di martedì saranno premiate sia le migliori squadre a piedi, sia le pariglie e i tiri a quattro: la giuria valuterà animosità, fair play, immagine complessiva del gruppo e, per i carri, design e finiture. Criteri, come ben si vede, che poco hanno a che fare con l’oggettività: è garantita almeno una settimana di feroci polemiche.

Anche chi non è eporediese o canavesano dovrebbe levarsi, almeno una volta, il capriccio di essere a Ivrea la sera del Martedì Grasso per i momenti conclusivi del Carnevale: l’abbruciamento degli scarli, la successiva marcia funebre, solcata dalle meste note di Pifferi e Tamburi, il saluto finale, urlato in piazza Ottinetti: «Arvédze a giòbia ‘n bot», cioè alle 13 di Giovedì Grasso 2020.

Chivasso

Trentacinque chilometri più a sud, Chivasso: oggi tocca alla Bela Tolera Giovanna Bonfante, che viene incoronata 85° regina del Carnevale. Alle 20,30 la passeggiata musicale, con l’Abbà Edoardo Gallina e la corte, le Filarmoniche cittadine, Abbà e Tolere degli anni passati. Poi, all’Oratorio «Carletti», la cerimonia: Giovanna riceve la corona da colei che l’ha preceduta, Camilla Avanzato. La festa entrerà nel vivo domenica 3 marzo, alle 15, con la prima sfilata di carri e maschere di borghi e frazioni chivassesi; lunedì sera il concerto delle Blue Dolls e martedì alle 21 un secondo corso mascherato, concluso con il rogo di Messer Carnevale. Ma l’attenzione è già puntata sul Gran Carnevalone di domenica 10 marzo, quando in città sono attesi 20 mila visitatori e decine di meravigliosi carri allegorici: da fare invidia a Viareggio, o quasi.

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