giugno 04 2019 0Comment

Il clima sta cambiando, perché l’edilizia no?

31/05/2019

Edilportale Tour a Bergamo, Gritti: ‘gli architetti che si occupano di riqualificazione devono avere un ruolo sociale’

“Il clima sta cambiando, perché noi no?” Questa la domanda provocatoria che il presidente dell’ordine degli architetti di Bergamo, Gianpaolo Gritti, ha posto in apertura dei lavori della sedicesima tappa di Edilportale Tour 2019, a Bergamo.
 
Gli architetti, secondo Gritti, devono avere un ruolo centrale quando si affrontano temi come la sostenibilità ambientale e la riqualificazione degli edifici dismessi o degli spazi abbandonati. Infatti, ha spiegato che uno degli obiettivi principali dell’Ordine di Bergamo è quello di avere cura della città e del territorio grazie all’aiuto degli architetti locali e delle scuole.
 
Un esempio concreto di come gli architetti bergamaschi siano attenti al territorio è stato esposto da Marzia Pesenti, consigliera dell’Ordine degli architetti di Bergamo, che ha illustrato il progetto ASL: Atlante Second Life.
 
Il progetto ha l’obiettivo di mappare, grazie all’aiuto di tutti i residenti della provincia, gli spazi inutilizzati della città: ognuno, infatti, può caricare sulla piattaforma online la foto di un edificio o di uno spazio inutilizzato fornendone una piccola descrizione e un’idea su cosa fare per donargli una ‘seconda vita’. I luoghi più ‘caricati’ saranno oggetto di un concorso di progettazione bandito dall’Ordine per dare una ‘bella forma’ alle necessità della società.
 
Il progetto mostra chiaramente come il futuro della professione dell’architetto sia sempre più sociale, ovvero attento alle esigenze del territorio per dare risposte al contesto.

Sul tema della riqualificazione, è intervenuto anche Alessandro Rossi, architetto e project leader di Park Associati, che ha mostrato alcuni esempi dì riqualificazioni di edifici a Milano. L’architetto ha evidenziato come gli edifici debbano cambiare più volte nel corso della loro vita sapendosi sempre adattare al contesto in cui si trovano.

Dalla gestione di una seconda vita per gli edifici si è passati alla gestione della sicurezza e delle emergenze degli edifici attraverso modelli parametrizzati (BIM) con Giuseppe Amaro, ingegnere esperto di sicurezza. Amaro ho mostrato come è possibile, anche in contesti molto complessi (stadi, stazioni o eventi all’aperto), gestire ogni aspetto legato alla sicurezza tramite il modello BIM e le nuove tecnologie disponibili (droni e sistemi domotici).

Il dibattito si è spostato sulla gestione del cantiere con l’intervento di Giuseppe Mosconi, responsabile didattico del percorso formativo ‘Costruire in Qualità’, che ha esposto la sua esperienza professionale sottolineando l’importanza di parlare lo stesso linguaggio sia fuori che dentro il cantiere.
 
Nel corso del dibattito sono stati anche analizzati i vantaggi delle tecnologie a secco per le costruzioni e, in particolare, del sistema Aquapanel di Knauf con Gianluca Rigamonti, e le opportunità offerte della progettazione sostenibile e cantieri green con Elena Stoppioni, presidente di Save the Planet.
 
Ha chiuso i lavori Juri Franzosi, responsabile Fidec, che ha evidenziato la necessità di confrontarsi con tutti gli attori dell’edilizia per creare delle connessioni utili a tutte le professioni. 

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