aprile 12 2019 0Comment

Efficientamento energetico: sull’edilizia c’è ancora da fare

11/04/2019

Edilportale Tour a Cagliari, Desogus: ‘bisogna realizzare interventi globali e non puntuali’

“La qualità della prestazione professionale ne determina il valore e, quindi, il prezzo”. Con questo concetto Angelo Loggia, Consigliere dell’Ordine degli Ingegneri di Cagliari, ha aperto a Cagliari la sesta tappa di Edilportale Tour 2019, esortando i progettisti a fornire qualità e a pretendere un compenso adeguato. La situazione del comparto è stata fotografata da tre sondaggi condotti negli scorsi mesi da Edilportale su domandaprofessione e tecnologie.

Ne è emerso un quadro in cui, se da un lato la crisi economica ha avuto impatti negativi sulla committenza pubblica e privata e sui redditi dei progettisti, dall’altro i professionisti sono attivamente alla ricerca di nuove soluzioni per riaffermarsi sul mercato, attraverso l’acquisizione di nuove competenze e l’utilizzo di tecnologie innovative. I lavori sono entrati nel vivo con Andrea Gasparella, docente alla Libera Università di Bolzano, che ha mostrato il bilancio energetico mondiale e il significativo peso che in esso hanno gli edifici. “Gli obiettivi UE di risparmio energetico per l’edilizia sono realistici?” si è chiesto. E ha illustrato i risultati del retrofit: con i giusti interventi si possono ottenere grandi risparmi, anche senza incentivi fiscali.
Giuseppe Desogus, docente al Dipartimento Ingegneria Civile, Ambientale, Architettura dell’Università Cagliari, ha evidenziato le criticità del patrimonio edilizio esistente, progettato e costruito con l’obiettivo di essere venduto e non per essere gestito o conosciuto. Anche i dati a nostra disposizione sono contrastanti: ad esempio per l’Istat il consumo energetico degli edifici è diminuito mentre per Eurostat è in leggera crescita.
Sul patrimonio esistente – ha rilevato Desogus – si è intervenuti ma in maniera puntuale e non globale. Ciò è dovuto anche al fatto che il patrimonio edilizio italiano (in particolare i condomìni) è frammentato in piccole unità immobiliari che si oppongono a spese onerose per il rifacimento degli edifici. In altre aree d’Europa è diverso perché grandi società gestiscono abitazioni dandole in affitto, garantendo un servizio abitativo e adeguati lavori per il risparmio energetico.
Quanto costa non investire? Lo ha chiesto alla platea Giuseppe Mosconi, Responsabile Didattico del percorso formativo Costruire in Qualità. Lui stesso qualche anno fa si è posto questa domanda e ha iniziato ad investire nel posizionamento della sua impresa edile. Il suo consiglio è dunque quello di farsi conoscere e differenziarsi. Mosconi ha poi promosso la cordata www.costruireinqualita.it che si propone di rendere lineari i rapporti tra tutti gli attori del cantiere.
Elena Stoppioni, Presidente di Save the Planet, ha illustrato le interconnessioni che esistono tra i progettisti e la sostenibilità, indicando l’importanza di una certificazione ‘green’ non solo dell’opera edilizia finita ma anche del cantiere in tutte le sue fasi.
Giuseppe Amaro, ingegnere esperto in sicurezza, ha illustrato gli aspetti relativi alla sicurezza del progetto del nuovo stadio della Roma, il primo stadio con un settore da 23.000 posti senza barriere, in deroga alla norma che prevede un massimo di 10.000 posti. Il progetto è stato fatto con strumenti parametrici, gli stessi utilizzati per il parco Biblioteca degli Alberi di Milano, nel quale però la digitalizzazione dell’area e dei sottoservizi è stata fatta dopo che il parco è stato realizzato.
Francesco FiorindiKnauf, ha illustrato il sistema Aquapanel e le diverse referenze che dimostrano il guadagno in termini di superficie (stessa trasmittanza con minore spessore), di tempi di posa, di prestazioni e le minori emissioni di CO2.
Ha chiuso il pomeriggio Juri Franzosi, responsabile FIDEC, che ha illustrato la prima edizione del Forum Italiano delle Costruzioni, svoltasi nel 2018: 47 esperienze di cambiamento dimostrano che l’edilizia è tutt’altro che morente. Le opportunità ci sono ma spesso gli attori della filiera sono avversari tra loro. È questa la tendenza da invertire per uscire dalla crisi.

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